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RISTRUTTURAZIONE DEBITO - FDT CONSULTING


Relazione sul significato della ristrutturazione del debito

A cura di F.D.T. Consulting

1. Introduzione

La ristrutturazione del debito rappresenta un insieme di strumenti e procedure finalizzate a riequilibrare la posizione finanziaria di un'impresa in difficoltà, garantendo la continuità aziendale e tutelando al contempo gli interessi dei creditori. In Italia, tali strumenti sono disciplinati principalmente dal Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14), entrato a pieno regime nel 2022.

2. Definizione di ristrutturazione del debito

Per ristrutturazione del debito si intende qualsiasi accordo o intervento, negoziale o giudiziale, volto a modificare i termini originari delle obbligazioni dell'impresa. Tale modifica può consistere in:

  • Riduzione dell'importo del debito;

  • Dilazione dei tempi di pagamento;

  • Conversione del debito in strumenti finanziari (es. quote o azioni);

  • Remissioni parziali o totali;

  • Moratorie temporanee.

L'obiettivo principale è consentire all'impresa di ritrovare un equilibrio finanziario e garantire la continuità operativa.

3. Riferimenti normativi principali

3.1 Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza (CCII)

Il CCII introduce e disciplina vari strumenti di ristrutturazione:

  • Accordi di ristrutturazione dei debiti (artt. 57-64 CCII): accordi negoziati con i creditori che rappresentano almeno il 60% dei crediti. Possono essere sottoposti all'omologazione del Tribunale.

  • Accordi di ristrutturazione agevolati (art. 60 CCII): richiedono una percentuale inferiore di adesioni (30%) ma non prevedono misure protettive automatiche.

  • Piani attestati di risanamento (art. 56 CCII): piani predisposti dall'imprenditore con l'attestazione di un professionista indipendente, finalizzati a riequilibrare la situazione finanziaria evitando procedure giudiziali.

  • Concordato preventivo (artt. 84 e ss. CCII): procedura concorsuale in cui l'impresa propone un piano ai creditori che può prevedere ristrutturazioni del debito anche molto profonde.

3.2 Normative fiscali collegate

La ristrutturazione del debito può avere impatti fiscali regolati da norme specifiche, tra cui:

  • Art. 88 TUIR: disciplina l'esenzione da tassazione delle sopravvenienze attive derivanti da riduzione dei debiti nell'ambito di procedure concorsuali o accordi omologati.

  • Art. 101 TUIR: regola la deducibilità delle perdite su crediti da parte dei creditori.

4. Finalità della ristrutturazione del debito

La ristrutturazione risponde a tre finalità principali:

  1. Continuità aziendale: preservare l'operatività dell'impresa evitando la liquidazione.

  2. Protezione dei creditori: garantire un soddisfacimento dei crediti migliore rispetto allo scenario liquidatorio.

  3. Efficienza del sistema economico: evitare la dispersione del valore aziendale.

5. Ruolo di F.D.T. Consulting

F.D.T. Consulting supporta le imprese attraverso:

  • Analisi della situazione economico-finanziaria;

  • Individuazione dello strumento più idoneo (piano attestato, accordi, concordato);

  • Predisposizione della documentazione necessaria;

  • Interlocuzione con creditori, istituti finanziari e professionisti terzi;

  • Monitoraggio dell'attuazione del piano di ristrutturazione.

6. Conclusioni

La ristrutturazione del debito rappresenta un'opportunità concreta per le imprese in difficoltà, consentendo di ristabilire l'equilibrio finanziario e preservare la continuità aziendale. Il corretto utilizzo degli strumenti previsti dal CCII richiede competenze tecniche e una valutazione accurata, ambiti nei quali F.D.T. Consulting offre un supporto qualificato e professionale.

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